venerdì 4 dicembre 2015

Mouchette


fotograma

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Bresson non utilizzava attori per i suoi film, ma gente comune, a cui chiedeva espressamente di non cercare di interpretare nessun ruolo, ma semplicemente di dire e fare ciò che diceva loro. I loro volti risultano vuoti e privi di sentimento. In questo modo non c'è corrispondenza tra dentro e fuori, tra superficie visibile e stato emotivo o spirituale.
Questo approccio antipsicologico, unito all'ossessiva messa a fuoco sul corpo e al suo stile di montaggio ellittico e frammentato, permettono ai film di Bresson di "affermare il reale".
Per raggiungere il reale, è necessario eliminare pensiero e conoscimento, rifiutare i canoni di spontaneità e verosimiglianza e distruggere qualsiasi struttura predeterminata e gerarchica di rappresentazione.
"La frammentazione è indispensabile quando non si vuole cadere nella rappresentazione".
Bresson cerca di distruggere ciò che già conosciamo e riconosciamo, per metterci "faccia a faccia con il reale" e per "fare apparire quello che, senza di te, non si vedrebbe forse mai".
(Dall'articolo "A note on Bresson" di Steven Shaviro)

 
In his films Bresson doesn't employ professional actors, but common people, whom he asked expressly to not try performing any role, but just saying and doing what he asked to. Their faces are blank and devoid of sentiment. There is no corrispondence between inner and outer, between visible surface and emotional or spiritual state.
This antipsycological treatment combined with the obsessive focus on the body and the elliptical, fragmented editing style are Bresson's means for “affirming the real”.
In order to attain the real, it is necessary to extinguish thought and consciousness, to reject canons of naturalness and verisimilitude, and to break down pregiven structures and hierarchies of representation.
Fragmentation is indispensable if one doesn't want to fall into representation”.
Bresson seeks to extinguish what we already know and recognize, in order therebody to put us “face to face with the real” and “make visible what, without you, might perhaps never been seen”.
(From the article “A note on Bresson” by Steven Shaviro)

2 commenti:

Piperita Patty ha detto...

E' per questo che non sono convinta che Bresson possa piacermi. In compenso i tuoi disegni mi piacciono molto!

P.anna ha detto...

Capisco... Io invece rimango affascinata, anzi quasi ipnotizzata, dall'insistenza sui dettagli del corpo e delle cose... Inoltre ho l'impressione che la "freddezza" dei suoi personaggi sia in grado di raggiungere in modo più profondo e autentico ciò che la realtà mostrata fa risuonare dentro di me... Non so, al momento lo adoro!!! E ovviamente mi fa molto piacere che ti piacciano i miei disegni :)